LP AAVV - Manifesto rumorarmonico post-futurista (OEC, 2008)
La label friulana opta per un tributo a Luigi Russolo, esponente del Futurismo sonoro e considerato per i suoi scritti e l'Intonarumori uno dei padri dell'industrial. Per questo appuntamento in epoca post-futurista, dove la tecnologia e le macchine rivestono ancora una presenza inevitabile, si ritrovano quattro vecchie conoscenze dell'industrial mondiale: Maurizio Bianchi col moniker Sacher Pelz, Rapoon, Merzbow e GX Jupitter-Larsen. In tutti i contributi formanti questo doppio lp, vige un modus operandi sonoro di retrogusto tecnologico-meccanico, retrò e post si fondono in schermaglie sonore che sembrano una macchina del tempo che attraversa varie fasi portando nel futuro rimasugli di ciò che ha visto. Mentre Sacher Pelz e GX tenderanno il primo a costruire un muro sonico roboante e dinamico, il secondo un marasma infrangibile e ripetitivo, Rapoon e Merzbow si produrranno in strutture più articolate. Masami Akita si diverte in "Voices of animals" con i suoi sprazzi power-electronics a dare voce a un pò tutte le tipologie animali, e visto il suo impegno nel campo, potrebbe essere un monito per uno sviluppo più eco-sostenibile. Robin Storey invece sforna un grande pezzo di ambient/industrial che sembra un "poema sinfonico" sul '900, una delle sue migliori performance che racchiude tutta l'esperienza maturata dagli Zoviet France in poi. Così, se Sacher Pelz apre intonando rumori dandogli una forma di astrazione tsunamica in crescendo, Rapoon e Merzbow nell'occhio del ciclone dipingono col suono le intuizioni e visioni di Russolo, dando al "rumore" la capacità di descrivere perfettamente ciò che circonda ed è parte imprescindibile dell'uomo. Indubbiamente quattro personalità di spicco, e aldilà di concept e intenti, il pezzo di Rapoon "We walk in diamonds" è un viaggio che vale da solo il prezzo del biglietto.
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